La tesi di Massimiliano Zucchi: osteopatia nel disturbo d’ansia generalizzato

Dopo l’intervista a Gianluca Viviani in merito alla sua esperienza con pazienti con sclerosi multipla, gustiamoci l’intervista al collega Massimiliano Zucchi che ha sviluppato un’ottima tesi sperimentale che ha studiato l’impatto osteopatico in pazienti con disturbo d’ansia generalizzato (d’ora in avanti indicato con l’acronimo GAD).

 

Ciao Massimiliano, perché una tesi nell’ambito del disturbo d’ansia
generalizzato?

Ciao Giandomenico, innanzitutto ti ringrazio infinitamente per aver accolto il mio lavoro nel tuo progetto. Il mio intento è stato quello di risaltare il più possibile quello che è il fattore relazionale su cui si fonda l’osteopatia, il principio secondo cui nessuna componente anatomo-fisiologica umana possa alterare la propria funzione senza discernere da un adattamento ed un compenso dei sistemi ad esso connessi. (altro…)

OSTEOPATIA e ANSIA

L’osteopatia nel disturbo d’ansia generalizzato

 

L’osteopatia è una terapia bottom-up. Significa che interviene sull’individuo mediante il contatto corporeo (dal basso). Ma l’informazione del tocco osteoatico, una volta che raggiunge il midollo spinale non si ferma lì. Raggiunge facilmente le stazioni più alte del sistema nervoso centrale! Dobbiamo avere a mente questa semplicissima nozione di neurofisiologia quando pensiamo alla frase “corpo e mente non sono separati”. Per fortuna Cartesio si sbagliava quando suggeriva una divisione tra mente e corpo.  A proposito, avete letto il libro ‘L’errore di Cartesio’? Se volete avere un assaggio di questo capolavoro del neuologo Antonio Damasio, leggete la recensione che ho fatto!

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