Il dolore: dieci punti per capirlo – Fabrizio Benedetti

Vi avevo detto che questo  è il primo libro con cui iniziare a studiare il placebo. Ecco, il libro che vi presento oggi (sempre di Fabrizio Benedetti) è da leggere “in coppia” con il precedente. Si tratta infatti si un “entry level” per comprendere come funziona il dolore.

DOLORE e PLACEBO sono due fenomeni strettamente collegati, infatti il 90% degli studi sul placebo sono fatti nel cosiddetto “pain paradigm”.

Esattamente come il primo, quest’altro libercolo (che si legge in qualche ora) è divulgativo, anzi super-divulgativo. Benedetti lo dice spesso e infatti non troverete bibliografia o descrizione di chissà quali fantascientifici meccanismi neurali; direi che è un libro per i pazienti più che per gli addetti ai lavori.

Come addetto ai lavori, non ho trovato la lettura completamente inutile: infatti benchè conoscessi il 95% di quel che ho letto, è stato utile seguire la formalizzazione di Benedetti che in ognuno dei 10 capitoletti, affronta un aspetto del dolore che ci permette di comprenderlo meglio

Punti di forza:
Struttura
 Brevità
 Panoramica quasi completa sul dolore

Punti di debolezza:
 Eccessivamente divulgativo

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A cura di Giandomenico D’Alessandro

Consigli di lettura: Effetti placebo e nocebo – Fabrizio Benedetti

Vi piacerebbe conoscere la portata dell’effetto #placebo:
– nei vari tipi di dolore
– nelle malattie neurologiche, demenza e nei disturbi mentali?
– in quelle urogenitali, dermatologiche, immunitarie, endocrine e cardiovascolari?
Allora dovete leggere questo libro di Fabrizio Benedetti che raccoglie tutte le evidenze scientifiche (disponibili al 2015) sulla portata del placebo in tutte le entità nosologiche.
 
Benedetti espone tutto questo nell’80% (circa) del libro che sono le parti 2 e 3… infatti, si sarebbe potuto dare al libro un titolo più

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 Consigli di lettura: Il cervello del paziente – Fabrizio Benedetti

Le scoperte (e le considerazioni) riguardanti il fenomeno placebo sono per lo più fatte da ricercatori (e dai pensatori) medici, aventi una forma mentis farmaco-centrica. Diventa, pertanto, “trappolosa” (si può dire?) la traslazione di tali acquisizioni nel NOSTRO ambito manuale 💆‍♂ Me ne sono accorto in prima persona partecipando ad un corso di Benedetti (l’autore di questo libro) con il quale era praticamente impossibile

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