Osteopatia in donne vittime di abuso domestico

Continuamo la rubrica delle migliori tesi di osteopatia con un topic nuovo per l’osteopatia. Infatti (stando alle mie conoscenze) non vi sono pubblicazioni scientifiche che hanno indagato i possibili contributi dell’osteopatia in donne vittime di violenza domestica. Vediamo cosa ci raccontano le autrici: Camilla Pisani, Marta Bonfiglio, Silvia Camesasca, Sofia Campodall’Orto, diplomatesi presso il TCIO di Milano.

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Osteopatia nel dolore da arto fantasma

Dopo l‘intervista a Massimiliano Zucchi per la sua tesi di osteopatia nel disturbo d’ansia generalizzato, proseguiamo con la rubrica delle migliori tesi di osteopatia. In questo caso oltre che ottimamente pianificata e scritta, ci troviamo di fronte ad una tesi decisamente originale. Si tratta di un RCT in cui i colleghi del TCIO Matteo Vaccari, Camilla Romano, Giulia Guidi, Francesco Massi, guidati dal relatore Gianpaolo Tornatore hanno indagato l’efficacia del trattamento osteopatico sulla riduzione del dolore e miglioramento della qualità della vita in pazienti con amputazione maggiore di arto inferiore.

 

Nota di merito alla completezza delle informazioni anche di aspetti che scarsamente vengono riportati (es, arruolamento pazienti) e in termini metodologici (es, per l’utilizzo della sham therapy nel gruppo di controllo placebo).

 

Vi lascio all’intervista!

 

Ciao ragazzi, devo ammettere che non ho mai pensato ai possibili contributi osteopatici nel dolore da arto fantasma. Come vi è venuta questa domanda di ricerca così particolare?

 

Questa potrebbe essere colpa mia (Matteo, nda). Sono tecnico ortopedico e da quando ho cominciato ad esercitare la professione, uno dei miei focus principali è stato il paziente amputato.

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La tesi di Massimiliano Zucchi: osteopatia nel disturbo d’ansia generalizzato

Dopo l’intervista a Gianluca Viviani in merito alla sua esperienza con pazienti con sclerosi multipla, gustiamoci l’intervista al collega Massimiliano Zucchi che ha sviluppato un’ottima tesi sperimentale che ha studiato l’impatto osteopatico in pazienti con disturbo d’ansia generalizzato (d’ora in avanti indicato con l’acronimo GAD).

 

Ciao Massimiliano, perché una tesi nell’ambito del disturbo d’ansia
generalizzato?

Ciao Giandomenico, innanzitutto ti ringrazio infinitamente per aver accolto il mio lavoro nel tuo progetto. Il mio intento è stato quello di risaltare il più possibile quello che è il fattore relazionale su cui si fonda l’osteopatia, il principio secondo cui nessuna componente anatomo-fisiologica umana possa alterare la propria funzione senza discernere da un adattamento ed un compenso dei sistemi ad esso connessi. (altro…)